Serie USSR POLITOYS - Scala 1:43 Saratov – NovoExport Made in USSR
Dopo l’esperienza messicana con il progetto McGregor, a metà degli anni 70 Polistil fece accordi commerciali per la vendita di alcuni stampi di modelli Politoys della Serie M e della serie Export in scala 1:43 in Unione Sovietica. Differentemente da quanto accaduto con la realtà messicana dove ci fù anche l’outsoucing di personale, sappiamo che furono ceduti ad una società sovietica e commercializzati nel globo Est attraverso una società di interscabio dal nome NovoExport/Saratov.
La società sovietica già nota per le repliche di modelli di altri brand europei, iniziò a commercializzare anche modelli Politoys in metallo e in plastica con ruote veloci.
Furono prodotti alcuni modelli della serie M. Tra i più comuni troviamo la Ford Mustang, la Fiat Siata, l’Autobianchi Primula, la Ferrari 250 GT berlinetta, la Maserati 3500, la Mercedes 230 SL. I modelli avevano particolari differenti rispetto a quelli italiani. La qualità e i colori erano del tutto differenti con vernici spesso opache e di minor pregio.
I modelli erano dotati di fondini di metallo. Il fondino, spesso colorato come il modello, riportava il nome del modello in caratteri cirillici in alcuni casi e comunque era sempre presente la scala 1/43 e la scritta “Made in USSR” che ricopriva il ns. Made in Italy.
Le scatole erano di cartone raffigurante il modello disegnato e scritte in cirillico che riportavano il nome del modello contenuto.
Per quanto riguarda i modelli Export, furono prodotti in plastica colorata, con le ruote veloci a raggi. I modelli non avevano aperture ed il fondino anch’esso in plastica era tuttuno col modello.
Ricordiamo la Renault 16, Iso Grifo Bertone, Fiat 125 tra le altre. Le scatole di quest'ultimi erano di carta raffigurante il disegn del modello.
Non è chiara la tempistica di “produzione”, probabilmente i modelli sono stati distribuiti contemporaneamente e non rispettando il calendario italiano e la progressione dei numeri di serie rimasta la stessa di casa nostra.
La storia ha inizio nel 1975, quando presso lo stabilimento produttivo di Chiari vengono prodotti i primi modelli destinati al mercato dell'est. In occasione della stipula dei contratti per la cessione dei diritti e degli stampi di produzione, vengono utilizzati i residui del modelli italiani opportunamente modificati con le caratteristiche rischieste dal cliente, al fini di mostrare il modello completo da commercializzare in Unione Sovietica.
Un ex-dipendente, nonchè nostro amico di Quelli della Polistil, viene coivolto nella produzione artigianale di alcuni modelli opprtunamente colorati di rosso e modificati nel fondino. La persona ci lavora per diverso tempo e confeziona modelli italiani con le future caratteristiche. I modelli vengono mostrati ed approvati dai dirigenti della società cliente.
All fine dei colloqui, i modelli civetta rimangono in sede per diverso tempo abbondonati in archivio senza alcun interesse da parte del personale fino a quando l'ex-dipendente decide di portarseli alla fine della sua carriera in azienda.
Oggi dopo oltre 50 anni diventano delle vere opera d'arte e sono oggetto di nostro e vostro interessa.
Questi modelli sono diversi e tutti molto belli e mantengono una qualità simile ai nostri modelli italiani.
INFO SULLA AZIENDA SOVIETICA
NOVOEXPORT era l'organizzazione di esportazione dell'ex Unione Sovietica. Questi modellini in scala di plastica sono stati costruiti in scala 1:43 in due stabilimenti, uno situato a Tbilisi (oggi capitale della Georgia) e uno situato a Donetsk (oggi una delle principali città dell'Ucraina). I modellini di auto costruiti a Donetsk usavano una plastica lucida mentre i modellini di auto costruiti a Tbilisi usavano una plastica più opaca e sembrano anche fatti meglio. I modellini di auto costruiti a Tbilisi hanno dettagli più chiari, fari trasparenti e luci posteriori verniciate. Anche le ruote utilizzate erano diverse. I modellini di auto costruiti a Donetsk avevano ruote leggermente più grandi su un sottile asse in acciaio che fungeva da sospensione, mentre i modellini di auto costruiti a Tbilisi avevano ruote leggermente più piccole su un solido asse in acciaio con una sospensione interna che funziona meglio. Anche la scatola di cartone di Donetsk era leggermente più grande con l'auto modello raffigurata su sfondo giallo mentre la scatola di Tbilisi era leggermente più piccola con l'auto modello raffigurata su sfondo arancione.