Verso la metà degli anni sessanta, il mondo del giocattolo italiano si arricchisce di un nuovo brand con la nascita di una Azienda milanese con sede nella capitale dell'industria italiana. Nel 1966 al Salone del Giocattolo di Milano viene presentata una nuova serie di automodelli prodotta dall'Azienda Edil Toys, che già da qualche tempo fabbricava una serie di costruzioni ad incastro "edilplastik" tipo Lego.
Queste nuove macchinine offrivano molto di più in termini di parti apribili rispetto alla media in circolazione ad esclusione della Politoys che con la loro Maserati Quattroporte con le famose 6 aperture e la Ferrari 250 Le Mans con addirittura 7 aperture aveva già sondato questa costosa caratteristica produttiva.
Le macchinine erano custodite nelle scatolette in cartoncino patinato lucido dai colori sgargianti, senza vetrinetta, col classico foro circolare presente lungo i lati sui alcuni modelli, che consentiva nella maggior parte dei casi di riconoscere il colore del modello. Sulla scatoletta l'immagine era quella della macchina vera . La stessa scelta era stata adottata anche per il bel catalogo a colori rappresentato da un semplice foglio piegato inserito dentro la scatoletta. Si cercava con le immagini delle auto vere di sottolineare la fedeltà del modello stesso.
Nelle pubblicità sui giornali e sui cataloghi apparivano gli indirizzi di Via Carlo Torre 41, tel. 833073, e Via F. Tosi 9, tel. 479447, entrambi di Milano. In linea con la concorrenza il prezzo di vendita: 800 Lire (La Fiat 850 berlina veniva però venduta a solo 700 Lire).
L'Azienda fondata dalla famiglia Alemanni aveva approntato un piccolo stabilimento casalingo con qualche operaio alle dipendenze della moglie che fungeva da coordinatrice dei lavori. Formazione molto asciutta quindi, probabilmente oggi la si chiamerebbe semplicemente una start-up.
Partirono comunque in grande, con una produzione di alto livello molto sbilanciata nell'utilizzo di soluzioni tecniche di pregio ma con produzione sostanzialmente artigianale: quattro portiere apribili e con il telaio completo, all'interno gli sportelli erano dotati di pannelli di rivestimento e con ruotine somiglianti a quelle delle auto vere. Strass, cromature, vernici metallizzate e sospensioni rendevano il modello molto simile al vero. Caratteristiche importanti che portarono però l''Azienda a svenarsi in meno di un biennio. Troppo poco!
Difatti dal 1966 al 1968, Edil Toys sfornò solamente 13 modelli con scarse vendite, rappresentando 12 modelli italiani (quindi poco riconosciuti fuori la penisola) ed una tedesca: la Mercedes. Quest'ultima fu presentata e prodotta in un numero ridotto di esemplari, tale da renderla oggi rarissima oggetto di culto. Anche le pubblicità che apparivano sui giornalini per bambini come Topolino o nelle riviste specializzate come Quattroruotine, erano scarne e sostanzialmente poco accattivanti riportando solo dati tecnici.
Quindi dopo solo due anni di vita, nel 1968, l'Azienda di Alemanni "Edil Toys" abbandona definitivamente il mercato. Erano stati realizzati solo 13 modelli con alcune varianti di colore che rendono oggi la collezione seppur minuta, abbastanza interessante. Da capogiro però le quotazioni, visto l'esiguità della produzione. Probabilmente pochiccimi bambini ci hanno giocato, qualche collezionista comunque possiede tutti i modelli.
Rivedremo qualche anno dopo i modelli prodotti in Turchia dalla Meboto con soluzioni scarse nei materiali e nei dettagli.
Il nostro sito in anteprima assoluta, espone in questa pagina l'intera produzione dei modelli e delle varianti di colore. Nessuno le ha esposte come noi e soprattutto nessuno le ha avute tutte tra le mani come noi.
Ringraziamo gli amici di Quelli della Polistil che hanno contribuito alla stesura di questo catalogo online.
Non riporteremo MAI il nome dei proprietari dei rari modelli di Alemanni e soci!
Buona visione!
Quelli della Polistil